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Serena Nicoli

Serena Nicolì. Varese, 1985. Attualmente vive e lavora a Brescia. Si diploma in Arti Visive Contemporanee, presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, dopo gli studi e la Laurea in Relazioni Internazionali, che per molti anni l’hanno portata a viaggiare e lavorare in diversi paesi del mondo (Spagna, Cina, America Latina). La dimensione dinamica della sua vita influenza profondamente la sua ricerca artistica, che si sviluppa a partire dalla rilettura delle geografie biografiche, identitarie e culturali, sia personali e vissute, che collettive ed immaginate. Lavora con diversi tipi di materia, su cui imprime un’azione fortemente manipolativa e gestuale, con una particolare predilezione per le fibre tessili prevalentemente naturali, accostando anche materiali organici e non. Il nodo è il sistema emblematico della poetica dell’artista, che nel legame delle fibre cerca e stabilisce il senso del percorso, delle relazioni, il significato del dinamismo della vita. La trama è ambivalenza dell’intreccio della materia e a sua volta narrazione dell’esistenza. Anche la parola accompagna spesso i suoi lavori o ne è parte, correlata o integrata alla dimensione espressiva, come portale che apre verso altri mondi.

Testo critico tratto dalla collettiva PERSONA: Cinque Millennials all’AAB

“All’apertura del proscenio, il pannello di ingresso che simbolicamente accoglie il visitatore, è esposto un lavoro ossimorico di Serena Nicolì: si intitola Dilania ed è un intreccio che non dilania, ma assieme cuce e intesse filamenti di colore bianco e virati nei toni della terra. Gli slabbri sono metafora delle ferite dell’epidermide, schermo sul quale si proiettano i segni di una relazione, di un incontro, di un addio. Il supporto diventa display del dolore e dell’assenza: la maglia tessuta a mano da Serena Nicolì è un arabesco di una notte lunga una vita, di uno squarcio che non può essere suturato, ma continua a correre da parte a parte del corpo che si offre al dolore. Tutto il lavoro di Serena Nicolì, artista che viene da una lunga esperienza in diverse geografie culturali extra-europee, si basa proprio sull’analisi e sul tentativo di mettere in luce la complessità della relazione affettiva, attraverso lavori che spesso sono il frutto di azioni performative che l’artista stessa vive su di sé e poi traduce in opere di dimensioni anche ambientali. Da qui il senso, infatti, dell’installazione site-specific studiata per gli spazi interni di AAB: lunghe corde calano dall’alto, memoria di una gestualità di dominio, possesso, abbandono e fuga, da leggere in una direzione o nell’altra, a seconda del punto di vista della dinamica relazionale; chi è stato preso, chi è sfuggito all’incontro? La violenza del tema, sul quale l’arte della seconda metà del Novecento ha lungamente indagato – dai Ropes di Eva Hesse alle azioni di Regina José Galindo, tanto per citare due artiste ben note a Nicolì e fonte di ispirazione – è bilanciata dall’eleganza formale che la giovane artista traduce nelle sue opere, come anche altri cicli di lavori, non presenti in mostra, sanno evidenziare: dai tomboli decorati con parole poetiche di suo pugno e scritte con i capelli, alle forme caduche dei disegni a mano libera che sono uno studio sulla possibilità di liberare il segno dalle condizioni e costrizioni della mano guidata dalla mente ordinatrice e razionale. Anche nelle performance, infatti, Nicolì cerca sempre di orchestrare un canovaccio narrativo per poi lasciare maglia larga al suo corpo, spesso messo alla prova da corde e altri legami fisici e liberato nell’ambiente alla presenza del pubblico. Chi si muove, chi muove? Il corpo della giovane artista diventa motore e vittima di una dinamica di sguardi e desideri, premonizioni e attese continuamente traditi dai fili che nascondono ed espongono la fatica del movimento e del camminamento.”

Ilaria Bignotti

MOSTRA PERSONALE

2023

  • Nena, a cura di Calicanto spazio arte. Brescia, Calicanto spazio arte, 21-30 aprile.
    Performance ‘Il filo di…’ in occasione del finissage della mostra.

MOSTRE COLLETTIVE SELEZIONATE

2023

  • Paratissima Eye Contact, You Belong, Storie d’Identità, a cura di Irene Fontana. Torino, Cavallerizza, 1-5 novembre.
    Performance LMNO Libera Maglia Nata Ora, in occasione del finissage della mostra.
  • Millennials-Persona, a cura di Ilaria Bignotti. Brescia, AAB Associazione Artisti Bresciani, 16 settembre-4 ottobre.
    Performance Anastomosi, in occasione del vernissage della mostra.
  • Era Fertile, a cura di Arianna Montini. Rodengo Saiano, associazione culturale Alberodonte, 1 – 4 giugno.
  • Frammenti, a cura di Paolo Sacchini. Brescia, Museo Diocesano, 24 maggio – 4 giugno.
  • XS Project, a cura di Barbara Pavan, Arte Morbida. Pordenone, Gina Morandini Contemporary Textile Art Gallery, 15 aprile -17 giugno.
  • 20+ A call for drawings, a cura di Camilla Remondina e direzione artistica di Combat Prize. Cremona Art Fair, 24 – 26 marzo.
  • A juicy exhibition, mostra di cartoni di pizza, a cura di Calicanto spazio arte. Brescia, Calicanto spazio arte, 17-25 febbraio.
  • XS Project, a cura di Barbara Pavan, Arte Morbida. Bergamo Arte Fiera, 13-15 gennaio.

2022

  • Tra le luci dell’ombra, a cura di Gabriella Anedi, Fiber Art And Gallery (MI). Rosignano Monferrato (AL), Saloni Morano, 4 dicembre 2022 – 23 febbraio 2023.
  • Savoir Faire, a cura di Federica Tomatis e Ksenia Yarosh. Torino, Paratissima Nice&Fair, ARTiglieria – Centro d’arte contemporanea, 2 – 6 novembre.
  • Intimo, a cura di Albero Desirò Ad Gallery. Firenze, ONART Gallery, 15-22 ottobre.
  • Nodi, a cura di Anna Piergentili. Puegnago del Garda, Villa Galnica, 11 settembre – 9 ottobre.
    Performance Oltreverso in occasione del finissage della mostra.
  • Tessere Giardini, a cura di Gabriella Anedi, Fiber Art And Gallery (MI). Rosignano Monferrato (AL), Saloni Morano, 21 maggio – 19 giugno.
  • Tracce organiche, a cura di Veronica Mari. Laveno Mombello (VA), 89 Art Gallery, 7 – 22 maggio.
  • /biàn·co/ a cura di Melania Raimondi e Camilla Remondina. Iseo (BS), Fondazione Arsenale, 22 gennaio – 27 febbraio.

2021

  • In Absentia, a cura di Paolo Sacchini, Giulia Palamidese, Natalie Zangari. Temù (BS), centro storico, 1-8 agosto.
  • GestoZero. Istantanee 2020, a cura di Ilaria Bignotti, ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina), Giorgio Fasol e Matteo Galbiati. Bergamo, Ex Chiesa di Santa Maria Maddalena, 12 giugno-25 luglio. Pubblicazione su catalogo Skira.

2020

  • GestoZero. Istantanee 2020, a cura di Ilaria Bignotti, ACME Art Lab (Alessia Belotti, Melania Raimondi e Camilla Remondina), Giorgio Fasol e Matteo Galbiati. Pubblicazione su catalogo Skira.
  • Brescia, Museo di Santa Giulia, 1 agosto-20 settembre.
  • Cremona, Museo del Violino, 1 ottobre-11 novembre.
  • Esposizione per “The 1° Minimally HPB Live Symposium”, congresso mondiale, Parco Scientifico-didattico Fondazione Poliambulanza, Brescia, 10 febbraio.

2019

  • Final Critics, a cura di Ilaria Bignotti e Paolo Sacchini, Brescia, Accademia di Belle Arti Santa Giulia, 4 giugno.

COLLABORAZIONI

  • My precious, mostra-performance, a cura del collettivo artistico Cultura In-attesa. Brescia, Bunkervik, 20 marzo 2022.
  • Nel 2021 partecipa e collabora alla call to action “Virginia per tutte”, opera partecipata di ricamatura e riscrittura di Patrizia Benedetta Fratus, dal saggio “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf, a cura di Ilaria Bignotti. Opera esposta alla Triennale di Milano 2022.

PREMI

  • Premio d’Arte Comune di Sarezzo (BS) 2022, per l’opera scultorea Beautiful Child.

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